mlchidini: “Che sembri allora, o proleDell’uomo? E rimembrandoIl tuo stato quaggiù, di cui fa segnoIl suol ch’io premo; e poi dall’altra parte,Che te signora e fineCredi tu data al Tutto, e quante volteFavoleggiar ti piacque, in questo oscuroGranel
mlchidini: “Che sembri allora, o proleDell’uomo? E rimembrandoIl tuo stato quaggiù, di cui fa segnoIl suol ch’io premo; e poi dall’altra parte,Che te signora e fineCredi tu data al Tutto, e quante volteFavoleggiar ti piacque, in questo oscuroGranel